mercoledì 21 agosto 2013

Consigli per vivere in comunità

Cari devoti,  trovarsi insieme ad altri e discutere sullo sviluppo dei differenti progetti costituisce l’anima e la vita di una comunità, la cosa più salutare e meravigliosa. Personalmente ho avuto i momenti più dolci della mia vita in compagnia di fratelli e sorelle, studiando come migliorare i templi. E’ sicuro che, individualmente, non avremo mai la migliore idea; è per questo che quattro occhi vedono meglio di due. Questo concetto, nella Coscienza di Krishna, si chiama Ishtaghosti, all’interno del quale ognuno ha diritto di parlare.

E’ sicuro che molte riunioni diminuiranno il falso ego. Ascoltare gli altri è un’arte, e se si vuole formare nuovi leader e conquistare i loro cuori, non ci si dovrebbe dimenticare di includere tutti quei servitori dedicati alle riunioni. Le persone gradiscono che si confidi in loro. Non c’è niente di peggio che trasmettere a qualcuno il sentimento che quello che pensa non importa a nessuno. Nessuno deve sentirsi escluso. Le persone rispondono molto bene alla fiducia che gli si da, e aumenta la loro partecipazione attiva. Le riunioni sono la miglior medicina contro la nostra potenziale megalomania. Senza dubbio, al di fuori delle riunioni, il rispettivo dipartimento incaricato detiene la completa autorità, ma nelle riunioni è necessario ascoltare tutti e sollecitare un compromesso ulteriore, a tutto campo. Un leader senza l’appoggio della sua comunità è come un pujari senza Divinità.
Non dobbiamo litigare mai, ne mancare di rispetto in tali riunioni, anche se siamo disgustati con gli altri. Dobbiamo sempre conservare la cortesia e l’umiltà. Non dobbiamo mai dimenticare che tutte le difficoltà sono benedizioni in incognito, che arrivano per assicurarsi che avanziamo spiritualmente e, una volta oltrepassate, cresceremo spiritualmente. Ci sono molti modi di servire. Non pensare che il tuo sia il migliore. Rispetta sempre gli altri e le loro idee. Coloro che posseggono le qualità naturali di leader, spesso sono convinti che il loro modo di servire sia il migliore. Per mantenere l’umiltà tra i leader e mantenere pulita la comunità, praticate il verbo “ascoltare”.
L’unico modo di mantenere umili i leader è la predisposizione ad ascoltare. E’ molto importante chiarire dubbi e cose in generale, perché non tutti hanno la maturità di dirigere una comunità. E’ un argomento complesso, molto complesso.
I dettagli sono molti, e se non si soddisfano i dettagli, le grandi cose non funzionano. Un aeroplano è un apparato piuttosto grande, però funziona grazie a tantissimi dettagli, e spesso è sufficiente che un solo dettaglio non funzioni per dire addio all’aeroplano e a tutti i suoi passeggeri. Non dobbiamo, quindi, essere negligenti e pensare che per noi i dettagli non sono poi così importanti… se pensate così siete fuori strada al cento per cento e forse più. Allo stesso grado con il quale siamo fuori strada, il nostro avanzamento spirituale è ristretto, frenato, perché il mondo dipende dai dettagli.
Tutta la disciplina e lo sforzo organizzativo hanno come finalità l’ulteriore attaccamento a  Krishna. L’attaccamento a Krishna è la nostra unica soluzione, l’unica medicina per non rimanere amareggiati in questo mondo materiale. Questo attaccamento a Krishna viene con il prendersi di petto un servizio, accettando un compito, identificandosi con il servizio al Maestro Spirituale. In altre parole, ognuno deve assumersi un compito nel quale identificarsi per fare in modo di non lasciarlo da parte mai e poi mai. In questo modo saremo protetti, collaborando nella meravigliosa missione di propagare l’amore per Dio a a tutte le anime.
Sempre vostro benevolente,
Swami B.A. Paramadvaiti