lunedì 27 agosto 2012

Corpo Materiale, Anima Trascendentale.


Nella Coscienza di Krishna l’unica cosa che vogliamo è la misericordia del Signore, per avere così l’entusiasmo di sapere che, al di là di qualsiasi errore, Dio ci da più e più opportunità di servirlo senza essere distratti da banalità. Srila Prabhupada sosteneva che non dobbiamo distrarci nelle cose di questo mondo materiale, che non dobbiamo dimenticare che la meta è l’auto-realizzazione. La potenza dell’energia materiale è molto forte e la verità è che noi siamo molto deboli per mantenerci stabili di fronte ad essa. L’illusione materiale ci presenta migliaia di desideri e molte volte non sappiamo neppure ciò che desideriamo fino a quando ce lo troviamo di fronte. 

La gente, generalmente, non conosce molto della letteratura vedica, del proposito di questa vita o di questa creazione. In questo modo uno rimane aggrovigliato in questo mondo lottando nel disperato tentativo di godere sempre più, senza riuscire a liberarsi da un circolo vizioso totalmente progettato per desiderare sempre più. La depressione, la paura per l’entusiasmo e il negativismo propri di questa  Era fanno in modo che uno rifiuti l’opportunità per fare qualcosa di meglio per se stesso, allontanandoci dal grande vantaggio che consiste nell’avere un corpo umano. Se nella prossima vita non avremo la possibilità di tale corpo, sicuramente andremo deambulando qua e là, nella speranza di una nuova nascita.  Un altro concetto che ci allontana dalla realtà umana è la vecchiaia, che ci riempie di timore ancora di più in questo ambito di illusione.

Tutto ciò che il mondo offre per “modificare” o “detenere” artificialmente il passare degli anni, non è altro che un rimedio per tappare il vuoto che esso genera. Siamo nel mondo della menzogna, dove la gente cerca di mentire per poter vendere di più, e noi vogliamo che ci mentano per avere un apparente sollievo. Ci manteniamo definitivamente incatenati all’illusione e alla moda.

Coprire il corpo è un’altra illusione che regala denaro alle grandi case della moda. Cosi uno pensa di essere più bello vestendosi in una certa maniera; nonostante ciò, niente di tutto questo ci renderà felici eternamente. Se uno consuma droga, tutto il corpo ne sarà alterato, dai sottili neuroni al corpo fisico grossolano, passando dal sistema nervoso a tutto il funzionamento interno dello stesso. E’ comprovato scientificamente che dopo aver fumato marihuana per tre mesi il cervello ha già subito una deficienza. Per questo motivo dobbiamo essere sinceri con le difficoltà che ci compromettono e iniziare un processo spirituale. Una persona sincera conosce la malattia dalla quale è colpita, e lotta per superarla, provando a guarire con differenti alternative; non è sufficiente solamente riconoscere di avere una malattia e continuare senza fare niente; questa non è sincerità, a meno che sia accompagnata da un desiderio di superamento e ricerca di aiuto.

mercoledì 8 agosto 2012

Regole nella vita spirituale

– Bollettino Luglio 2012 
 Esiste una domanda molto comune tra coloro che praticano la vita spirituale, che è: “qual‘è la funzione di vaidhi-bhakti, le pratiche spirituali guidate dalle regole descritte nelle Sacre Scritture?. La vaidhi-bhakti ci accompagna nella nostra vita spirituale e ci sostiene per non cadere. Si manifesta, per esempio, in un Monastero Yoga dove viene seguito il processo del sadhana.
Per esempio, tutti dovremmo partecipare alla lettura giornaliera dello Srimad Bhagavatam, ma io vi chiedo: Quante classi avete ascoltato durante l’ultimo mese? Se la risposta è meno di 30 classi, si dimostra l’assenza di vaidhi-bhakti, e la conseguenza di questo si paga sulla propria vita, perché genera una coscienza inferiore.
Vaidhi-bhakti è la dose della medicina spirituale necessaria per mantenersi. Leggere le Scritture è un passo, cantare il Santo Nome, cantare il Gayatri, partecipare all’arati e ricevere il darshan del Signore, praticare servizio devozionale, sono tutti passi che fanno parte della vaidhi-bhakti.
La vaidhi-bhakti non è realmente soggetto a tempo, luogo e circostanza, ma va al di là di essi; non vale nemmeno la pena esigere qualche pratica spirituale difficile da compiere. Che tipo di attività trascendentali si devono realizzare, allora? Quelle che sono state stabilite nelle Scritture e praticate dai nostri Acarya. Esiste la tendenza di afflosciare la pratica con il passare del tempo, e questo è pericoloso. Occorre diventare devoti forti, determinati e dedicati; queste sono le caratteristiche del vaishnava. La pigrizia non è accettabile nella vita spirituale, perciò è bene mantenere sempre le batterie ben cariche. L’energia ben incanalata e l’amore spirituale sono molto importanti.
Così, vaidhi-bhakti è la pratica seria di vita spirituale. Srila Prabhupada disse che vaidhi-bhakti significa che uno sta offrendo servizio devozionale sotto l’istruzione del Maestro Spirituale perché ancora non ha sviluppato amore spontaneo per Krishna. E’ una questione di tappe. Prima è necessario attaccarsi alle regole affinché la spontaneità si manifesti. Tutto ciò è perfettamente spiegato da Srila Rupa Goswami.
Raga-bhakti significa che tutto ciò che fai viene spontaneamente diretto verso Dio; questo atteggiamento sorge in uno stato già elevato che richiede una certa perfezione nel processo. Stiamo già parlando di un altro tipo di bhakti. Nonostante ciò, anche quando stiamo parlando di un altro tipo di bhakti, non dobbiamo lasciare i principi della vaidhi-bhakti e i suoi insegnamenti, perché vaidhi-bhakti significa prendere le cose sul serio. Esistono aspiranti vaishnava che non sono molto seri quando si riferiscono al raga-bhakti, ed hanno la tendenza a cercare di ottenere o imitare qualcosa o qualcuno per i quali ancora non sono preparati; essi sono l’esempio di poca serietà e mancanza di umiltà. Il devoto cosciente delle proprie difficoltà e dei propri errori sta agendo in maniera corretta, mentre il devoto che si sente molto avanzato si situa in una posizione molto pericolosa.
In questo sentiero che condividiamo con i nostri fratelli devoti, tutti devono cercare di essere soddisfatti con poco, di essere felici, positivi, costruttivi, generosi ed entusiasti in tutte le circostanze o situazioni in cui si trovano; di conseguenza, qualsiasi distinzione che un vaishnava riceve deve servire da ispirazione per diventare più amabile, più umile e più ispirato nel servizio, altrimenti arriverà la caduta che gli farà perdere il gusto per l’associazione dei devoti e per il servizio. Tuttavia, quando rimaniamo nell’associazione dei Sadhu, tutti questi disturbi scompaiono.
Per favore, prendete seriamente queste raccomandazioni che vengono dal mio cuore per il vostro benessere e per il vostro avanzamento in questo meraviglioso cammino della Coscienza di Krishna; siate seri nella vostra pratica spirituale, perché è l’unico modo di purificarsi per raggiungere, un giorno, la meta dell’ amore puro per Dio.

Con molto affetto, Swami Paramadvaiti.

3 Agosto 2012