– Bollettino
Luglio 2012
Esiste una domanda molto comune tra coloro che
praticano la vita spirituale, che è: “qual‘è la funzione di vaidhi-bhakti, le pratiche spirituali guidate
dalle regole descritte nelle Sacre Scritture?. La vaidhi-bhakti ci accompagna nella nostra vita spirituale e ci
sostiene per non cadere. Si manifesta, per esempio, in un Monastero Yoga dove
viene seguito il processo del sadhana.
Per esempio, tutti dovremmo partecipare alla
lettura giornaliera dello Srimad
Bhagavatam, ma io vi chiedo: Quante classi avete ascoltato durante l’ultimo
mese? Se la risposta è meno di 30 classi, si dimostra l’assenza di vaidhi-bhakti, e la conseguenza di
questo si paga sulla propria vita, perché genera una coscienza inferiore.
Vaidhi-bhakti
è la dose della medicina spirituale necessaria per mantenersi. Leggere le
Scritture è un passo, cantare il Santo Nome, cantare il Gayatri, partecipare all’arati
e ricevere il darshan del Signore, praticare
servizio devozionale, sono tutti passi che fanno parte della vaidhi-bhakti.
La vaidhi-bhakti
non è realmente soggetto a tempo, luogo e circostanza, ma va al di là di essi; non
vale nemmeno la pena esigere qualche pratica spirituale difficile da compiere. Che
tipo di attività trascendentali si devono realizzare, allora? Quelle che sono
state stabilite nelle Scritture e praticate dai nostri Acarya. Esiste la tendenza di afflosciare la pratica con il passare
del tempo, e questo è pericoloso. Occorre diventare devoti forti, determinati e
dedicati; queste sono le caratteristiche del vaishnava. La pigrizia non è accettabile nella vita spirituale, perciò
è bene mantenere sempre le batterie ben cariche. L’energia ben incanalata e
l’amore spirituale sono molto importanti.
Così, vaidhi-bhakti
è la pratica seria di vita spirituale. Srila Prabhupada disse che vaidhi-bhakti significa che uno sta
offrendo servizio devozionale sotto l’istruzione del Maestro Spirituale perché
ancora non ha sviluppato amore spontaneo per Krishna. E’ una questione di tappe.
Prima è necessario attaccarsi alle regole affinché la spontaneità si manifesti.
Tutto ciò è perfettamente spiegato da Srila Rupa Goswami.
Raga-bhakti
significa che tutto ciò che fai viene spontaneamente diretto verso Dio; questo
atteggiamento sorge in uno stato già elevato che richiede una certa perfezione nel
processo. Stiamo già parlando di un altro tipo di bhakti. Nonostante ciò, anche quando stiamo parlando di un altro
tipo di bhakti, non dobbiamo lasciare
i principi della vaidhi-bhakti e i
suoi insegnamenti, perché vaidhi-bhakti
significa prendere le cose sul serio. Esistono aspiranti vaishnava che non sono molto seri quando si riferiscono al raga-bhakti, ed hanno la tendenza a
cercare di ottenere o imitare qualcosa o qualcuno per i quali ancora non sono
preparati; essi sono l’esempio di poca serietà e mancanza di umiltà. Il devoto cosciente
delle proprie difficoltà e dei propri errori sta agendo in maniera corretta, mentre
il devoto che si sente molto avanzato si situa in una posizione molto
pericolosa.
In questo sentiero che condividiamo con i nostri
fratelli devoti, tutti devono cercare di essere soddisfatti con poco, di essere
felici, positivi, costruttivi, generosi ed entusiasti in tutte le circostanze o
situazioni in cui si trovano; di conseguenza, qualsiasi distinzione che un vaishnava riceve deve servire da
ispirazione per diventare più amabile, più umile e più ispirato nel servizio,
altrimenti arriverà la caduta che gli farà perdere il gusto per l’associazione
dei devoti e per il servizio. Tuttavia, quando rimaniamo nell’associazione dei
Sadhu, tutti questi disturbi scompaiono.
Per favore, prendete seriamente queste
raccomandazioni che vengono dal mio cuore per il vostro benessere e per il
vostro avanzamento in questo meraviglioso cammino della Coscienza di Krishna; siate
seri nella vostra pratica spirituale, perché è l’unico modo di purificarsi per
raggiungere, un giorno, la meta dell’ amore puro per Dio.
Con molto affetto, Swami Paramadvaiti.
3 Agosto 2012