Bollettino Darshan 056 - Maggio 2016
Stimati lettori,
ci troviamo già a metà anno, sicuramente con tanti obiettivi e mete da raggiungere, con molti progetti e piani. Tuttavia, non siamo mai ottimamente situati. Sri Krishna ci educa in modo tale da farci sentire sempre incompleti. I problemi sono comuni in questo mondo, ma chi medita in Krishna possiede un orizzonte positivo. Se desideriamo che i templi abbiano successo, dobbiamo ricercare la qualità, non vogliamo templi pieni di persone che ci stanno solo per starci. Cerchiamo qualità, non quantità. Krishna ama i devoti amorevoli arresi al Suo seva; per questo motivo, diventa un vero devoto che offre il proprio sforzo, l'aiuto amorevole e l'entusiasmo al servizio degli altri. Un devoto genuino dà sempre il buon esempio, è sempre corretto con tutti, si preoccupa che tutti si sentano bene, che siano felici. Non dice bugie, è onesto, amorevole, ed è sempre un buon consigliere disposto ad aiutare gli altri. Così, diventa un bravo devoto, senza nessuna mediocrità, perchè non potrai avere il tuo Maestro Spirituale tutto il tempo, che faccia il lavoro di offrire sollievo al posto tuo. Tu devi diventare Maestro Spirituale, questa è stata l'istruzione del Signore Caitanya. Io non lascerò la Missione nelle mani di una o due persone. Tutti devono diventare leader. Siamo venuti per amare e per sacrificarci per gli altri, e per questo motivo devi aiutare la predica del tuo tempio, o aprirne un'altro, se con il tuo hai dei contrasti. Realizza, però, questo ideale.
Nella vita spirituale è molto importante essere cauti, perchè quello che ci porterà successo sarà la cautela nel fare bene le cose. Perfino per avere buone relazioni è necessario curare i piccoli dettagli. Le buone relazioni sono molto importanti, per esempio, se un presidente di un tempio si nutre dell'entusiasmo dei devoti. Dovrebbe avere una relazione molto intima e amorevole con i devoti del tempio che si sono consacrati ad aiutare i giovani devoti ad avanzare.
Se non siamo decisi a servire la verità e imparare ad amare Dio e tutti i suoi figli, allora non ci troviamo realmente nel piano positivo. Siamo schiavi della relatività. La nostra meta e la nostra realtà sono due poli differenti. Srila Prabhupada e i devoti guidati come lui dai loro maestri, e il Signore Supremo, sono capaci di liberarci da questa scizofrenia di desiderare la felicità agendo in un modo che trae solo sofferenza. Un nuovo giorno e una vecchia realtà. Passiamo vita dopo vita senza desiderare di cambiare o di arrenderci veramente. Arriviamo così in questo Kali Yuga, e ancora non vogliamo smettere di essere egoisti sfruttatori, controllori e falsi padroni. Siamo abituati a pensare da questo punto de vista, di come poter trarre profitto, e di come aumentare la circonferenza del nostro karma. Un devoto fortunato sarà chi possiede il proprio servizio e la propria meta nello stesso punto trascendentale. Entusiasmo per le sue mete trascendentali. Pensate in grande e vedrete come le sorprese si manifesteranno. Non retrocedete neppure per raccogliere nuovo slancio....